UN SOGNO DIVENUTO REALTA´

12-04-2011 22:47 -

E così, con una maglietta celebrativa recante da un lato lo scudetto tricolore numero 2 e dall´altra, sul davanti, la scritta "Paganini non ripete, il Cappiano si!!!", i ragazzi biancoazzurri hanno finalmente potuto urlare quello che da Agosto avevano dentro e che li ha portati in trionfo al termine di una stagione tanto difficile quanto esaltante.
Contro molti pronostici, contro la sorte che nel primo girone non sembrava voler perdonare niente al nostro cammino, contro una classifica che più di una volta sembrava volerci condannare definitivamente, il Cappiano ha condotto in porto una delle rimonte più appassionanti che la storia del calcio mediceo ricordi.
Vincendo ancora una volta una scommessa che all´inizio, e non solo all´inizio, sembrava da folli.
Un miracolo fatto di sacrificio, di impegno, di equilibrio e costanza. Un miracolo che ha tra i suoi artefici i tanti che hanno scommesso e investito su un gruppo affiatato e unito anche nei momenti meno facili: una società solida e intelligente, presente in ogni circostanza, un team affiatato, condotto da Mister Salvadori che ha saputo creare e mantenere nello spogliatoio un clima coinvolgente e produttivo che è stato di stimolo a tutti, i tifosi, che dal giorno della presentazione, animati da una forte passione, non hanno mai abbandonato la squadra, neppure nelle trasferte più fredde e lontane, animando e colorando fino alla fine questa lunga e splendida avventura.
E poi i ragazzi, tutti, i protagonisti assoluti del campionato che hanno fatto divertire, gioire ed alla fine vincere in un modo che poteva riuscire solo, prima che a dei bravi giocatori, ad un gruppo di grandi persone.
E allora che dire. Otto mesi di speranze, di lavoro, di episodi ed esperienze che alla fine ci hanno premiato, per il secondo anno consecutivo, segno questo di una continuità e di una tradizione che non si può ignorare. Un bel momento per i tanti calligiani appassionati che Domenica hanno festeggiato con la squadra questa preziosissima promozione, con la speranza che questo viaggio si fermi solo qualche mese, per poi proseguire verso mete ancora molto, molto lontane.